Se sei alle prese con i primi colloqui di lavoro nel farmaceutico e non riesci ad orientarti, qualche consiglio potrà aiutarti raggiungere maggiore sicurezza e, con un po’ di fortuna, ottenere il tuo primo impiego in un’azienda farmaceutica!
Il colloquio di lavoro è un momento importante a cui bisogna arrivare con la giusta preparazione. Molto spesso, però il pensiero del colloquio genera stress e insicurezze, soprattutto all’inizio del percorso professionale.
In questo articolo analizzeremo diversi aspetti relativi al colloquio, sia alla sua preparazione che alle linee guida da seguire per aumentare le probabilità di successo.
Colloquio di lavoro: perché prepararsi

Il colloquio conoscitivo è una grande occasione per dimostrare le tue competenze trasversali e far comprendere il tuo carattere.
Per questo motivo, anche se può sembrarti meno importante di quello tecnico, non dovresti trascurarne l’importanza e per nessun motivo dovresti improvvisare.
L’importanza di arrivare preparati al colloquio
Se ti stai candidando per una posizione, ad esempio, di QA Specialist in un’importante azienda farmaceutica, di certo il recruiter o la rectruiter vorrà valutare le tue conoscenze tecniche.
Allo stesso modo, però, vorrà anche saperne di più su di te e sulle tue caratteristiche personali, per capire se puoi portare a termine il ruolo nel modo migliore ed essere parte attiva del tuo team.
Capire cosa cerca un’azienda in una figura, decifrando l’annuncio di lavoro, non è un lavoro che può essere lasciato al caso. Richiede uno studio dell’azienda e dell’offerta, e più in generale una comprensione profonda dei bisogni e di come tu, con le tue caratteristiche uniche, puoi soddisfarli.
Per questo motivo è necessario prepararsi al colloquio attraverso un step ben precisi.
Se ti interessa questo argomento, ti rimandiamo ad un’intervista ad Elisa Ambroggi, una ex studentessa che ci ha raccontato del corso nell’affrontare il colloquio con preparazione.
Colloquio di lavoro nel farmaceutico: come prepararsi

Come abbiamo detto, la preparazione al colloquio è una fase fondamentale e necessaria per ottenere risultati positivi.
Ma come ci si prepara esattamente a sostenere un colloquio? Cosa bisogna sapere, e cosa bisogna fare prima di presentarsi di fronte al recruiter? Ecco alcuni dei punti più importanti a cui fare attenzione.
Parti dalle competenze richieste
Il vero punto di partenza per la preparazione del colloquio è una attenta lettura dell’annuncio di lavoro.
Soffermati prima di tutto sulle competenze tecniche. Molto si giocherà su queste skills e su come saprai comunicarle, infatti, poiché sono esplicitamente richieste per svolgere quel ruolo.
Analizza l’annuncio, cercando di evidenziare le aree di competenza più importanti. A questo punto potrai confrontarle con la tua preparazione. Questo di darà modo di decidere in anticipo quali argomenti mettere in risalto e con quali esempi dimostrare le tue capacità.
Soft Skills: un punto chiave
Le soft skills sono fondamentali nella scelta di un candidato, e ciascuna azienda, ciascun ruolo, richiede uno specifico set di competenze.
Non fermarti quindi ad analizzare le competenze tecniche, ma cerca di capire cosa cerca l’azienda nel candidato o nella candidata ideale.
A questo punto, potrai farti un’idea di come comunicare il tuo carattere, su quali esperienze e tratti puntare di più, e su quali puntare di meno.
Un consiglio extra, per distinguerti e aumentare la tua credibilità, è accompagnare sempre alle tue competenze trasversali degli esempi concreti che le dimostrano, per dare prova di autenticità e consapevolezza.
Studia l’azienda
Arrivare preparati sull’azienda per cui ci si candida è uno dei punti che può contribuire maggiormente al successo della tua candidatura.
Studiare l’azienda non significa solo informarsi sulla sua storia e su qualche progetto isolato. E’ molto più importante provare a capirne le dinamiche ed i valori, dimostrando affinità e convergenza con essi.
In che modo questo può aiutarti in un colloquio di lavoro? Sicuramente l’aver raccolto informazioni sull’azienda dimostra impegno e serietà.
Se hai approfondito il tuo interesse, il recruiter potrà dedurre che hai un reale interesse in quella posizione e nel contribuire allo sviluppo dell’azienda, specialmente se sarai capace di individuare i valori che condividi con essa.
Studiare l’azienda per cui ti candidi ti aiuterà quindi a comunicare la tua motivazione e il tuo desiderio di ricoprire quel ruolo.
3 consigli su come comportarsi ad un colloquio di lavoro

Ci siamo, è arrivato il momento del colloquio: il momento più importante, in cui ti giochi tutto. Ma quali sono gli errori da non fare davanti al selezionatore, quali i segreti per un colloquio di successo?
Purtroppo non esistono dei “trucchetti” per avere successo ad un colloquio di lavoro. Si tratta di un incontro umano tra due persone, quindi ci sono molte variabili in gioco ed è difficile prevedere l’esito.
Ti sarà capitato di “fare tutto bene”, di arrivare preparato o preparata, eppure di non passare allo step successivo di selezione. Fa parte del gioco, ed è proprio questo che lo rende difficile e interessante.
Chiarito il fatto che non esiste una ricetta per il colloquio perfetto, ecco tre consigli che possono aiutarti a muoverti con scioltezza
Occhio alla coerenza
Durante un colloquio di lavoro, il tuo interlocutore non vorrà solo ascoltarti, ma cercherà di capire se stai dipingendo un’immagine veritiera di te, se stai parlando con sincerità.
Nessuno è perfetto, quindi non preoccuparti di fingere o nascondere punti di debolezza: la cosa importante, piuttosto, è mostrare consapevolezza del tuo percorso e coerenza.
Ricorda che un recruiter potrebbe chiederti di fare degli esempi, di raccontare un episodio in cui hai dimostrato una certa qualità, o sottoporti ad esercizi che smentiranno facilmente ogni affermazione azzardata. Sincerità e coerenza sono due parole chiave di un colloquio trasparente.
Cerca di instaurare un contatto
Un recruiter può intervistare decine di candidati per una posizione. Come puoi lasciare il segno, farti ricordare tra i tanti che si sono seduti al tuo posto?
Cercare punti di contatto con il tuo interlocutore è uno dei modi più efficaci. Naturalmente non è semplice e non sempre è possibile. Come dicevamo, non con tutte le persone possiamo instaurare lo stesso rapporto, e non tutti sono ben predisposti per questo.
Scoprirai, però, che i colloqui più riusciti sono quelli in cui sarai in grado di trovare un argomento di conversazione, un progetto, un’esperienza, un interesse comune che ti faccia connettere con il tuo interlocutore.
Infine, adottare un linguaggio non verbale e paraverbale positivo ti permette di trovare maggiori punti di contatto. Se ti interessa questo argomento, su FarmaLavoro.it trovi interessanti consigli.
Anche per questo non c’è una formula magica, ma saper ascoltare e leggere l’altro ti aiuterà (non solo al colloquio).
Mostra il tuo focus
Il selezionatore è interessato a scoprire la tua motivazione e il tuo interesse per il settore, la mansione, l’azienda.
Uno dei migliori biglietti da visita è un profilo professionale che dimostri il tuo reale interesse per il ruolo per cui ti candidi. Il tuo curriculum dovrebbe provare che hai già chiara la tua direzione e magari hai iniziato a formarti in questo senso.
Poter esibire competenze ed esperienze formative, infatti, non è solo un vantaggio per l’azienda, che si trova di fronte un candidato più pronto di altri a svolgere le sue mansioni.
Secondo alcuni dei nostri studenti del corso “Normative GMP & Quality Assurance Overview”, l’esperienza formativa fatta è stata utile per provare di avere una forte motivazione, di aver già investito su un percorso specifico, e di essere quindi pienamente consapevoli del percorso professionale desiderato.
Ora che hai molti elementi utili per brillare al prossimo colloquio in azienda farmaceutica, perché non completi il curriculum con le competenze più richieste del settore?

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